Moncuni
Rivoli - Collina morenica - Reano - Moncuni
Difficoltà: MC/MC+ | Ciclabilità salita: 100% | Ciclabilità discesa: 100% | Distanza: 20.13 km | Dislivello salita: 278 mt | Data traccia: 19.06.2013 |
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Volo 3d della traccia del giro: |
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Cartografia di riferimento: IGC 17 - Torino, Pinerolo, Bassa Valle Susa - Scala 1:50000
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Classica meta invernale del Torinese, in quanto si svolge a quote molto basse, adatta anche a chi vuole provare per la prima volta la bellezza delle route grasse e dei percorsi off-road. Quella descritta qui e' solo una delle molte possibili alternative per arrivare sulla vetta del Moncuni: a noi sembra la piu' divertente, in quanto predilige i single tracks e scarta, laddove possibile, i larghi sterrati spesso invasi dagli automezzi. Il percorso prende avvio dal piazzale di fronte al castello di Rivoli. Si percorre un breve tratto asfaltato fino ad arrivare a una piccola rotonda: tralasciare la discesa e salire sempre su asfalto (viale Papa Giovanni XXIII). Mantenere sempre la strada principale continuando a salire dolcemente. La salita diventa via Pozzetto: seguirla fino a incrociare uno sterrato sulla destra (strada Fontana Costero): imboccarlo in leggera discesa e proseguire, con continue discese e salite, su questa strada. Al bivio successivo, prendere lo sterrato pianeggiante sulla destra. Ai successivi incroci, mantenere sempre la destra e si arriva ben presto (3 km circa dal castello) allo stagno Pessina, in corrispondenza di un'area verde, molto affollata nei giorni festivi. Qui si puo' decidere di proseguire su largo sterrato, deviando leggermente a sinistra in corrispondenza della fontana di acqua, oppure proseguire a destra per imboccare, in corrispondenza di una sbarra, un divertente sentierino sulla sinistra. Seguire il sentiero con i suoi saliscendi: al primo incrocio girare lievemente a sinistra. Si giunge quindi a un quadrivio: a sinistra ci si ricongiunge con lo sterrato che arriva dallo stagno Pessina. E' equivalente invece proseguire diritti e svoltare a destra: le due strade si ricongiungono poco piu' avanti. Noi abbiamo scelto di percorrere la ripida discesa a destra, al termine della quale occorre prendere la strada che sale leggermente sulla sinistra. Al bivio successivo, tenere ancora la sinistra e si va a riprendere il sentiero abbandonato poco prima. A questo punto, deviare a destra e percorrere un'ampia curva verso destra. Proseguire sul sentiero che sfocia ben presto su strada asfaltata. Prendere a sinistra fino ad arrivare dopo qualche centinaio di metri in corrispondenza di una chiesetta. A sinistra si puo' intravedere il castello di Reano. Dal piazzale antistante la chiesa, prendere a sinistra la strada che scende in discesa (via Giachera) e seguirla fino al primo STOP, dove si gira a destra. Di qui inizia la salita piu' dura del percorso. Anche qui sono innumerevoli le strade che portano al Moncuni. In corrispondenza di un cascina, circa 200 metri dopo lo STOP, prendere il vago sterrato a sinistra che diventa subito un sentiero in discesa. Subito dopo inizia a salire ripido e porta su una piu' larga sterrata. Prendere a sinistra e seguire la larga traccia fino a sfociare su ampi prati. Tenere la traccia erbosa di sinistra e imboccare l'ampio sterrato che continua a salire. Si arriva a un trivio: mantenere la strada centrale che curva subito a sinistra. Seguire l'ampia traccia che, dopo un'impegnativa salita, ci porta ad ammirare un bellissimo panorama sulle catene alpine e sui laghi sottostanti. Ancora qualche centinaio di metri e si giunge in vetta.La discesa puo' avvenire sul percorso della salita. Una divertente alternativa e' la seguente: subito dopo aver lasciato alle nostre spalle la chiesetta di Reano e imboccato la provinciale, prendere la prima a destra che ci conduce sul viale che porta al castello. Poco prima della cancellata, prendere il sentierino a sinistra che costeggia le mura: con qualche divertente tornante, si sbuca su una strada asfaltata, che si prende a sinistra. Al bivio successivo prendere a destra e si giunge ben presto nuovamente allo stagno Pessina e quindi a Rivoli sul percorso dell'andata.
Ultimo aggiornamento: 30.12.2008